
Nella festività di Ognissanti, in mattinata il vescovo Ivo Muser ha celebrato a Fiè allo Sciliar e nel pomeriggio ha presieduto la tradizionale liturgia della Parola nel cimitero di Bolzano. Queste giornate dedicate ai santi e ai defunti, ha detto il vescovo davanti alla cappella funeraria a Oltrisarco, “ci dicono che senza la speranza della resurrezione e della vita eterna, la fede cristiana crolla come un castello di carte. Un cristianesimo secolarizzato e conformista, che si preoccupa solo di questo mondo, è un inganno che si svela al più tardi sulle tombe dei nostri cari defunti.” Monsignor Muser ha ricordato che “la fede nella risurrezione dei morti e nella vita oltre la morte ci dona la speranza, di cui abbiamo tanto bisogno, e ci rafforza anche nella solidarietà e nell'umanità. Non è indifferente come viviamo, come ci relazioniamo con le persone e tutte le altre creature, cosa facciamo con il tempo limitato che ci è dato.” Da qui la sua esortazione a “non essere superficiali, autoreferenziali, comodi, distaccati e freddi.” La liturgia si è conclusa con la preghiera lungo i viali del cimitero e la benedizione di tutte le tombe.