Succede anche in Trentino: per citare un caso, in Val di Non due ragazzi 25enni sono stati insultati con frasi omofobiche e inseguiti in auto da un gruppo di 4 giovani loro coetanei. I casi di violenza omofoba sarebbero in aumento in Italia. In base ai dati di Gay Center sarebbero stati 3.600 nel 2024. In occasione del 17 maggio, giornata contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, i Comuni del Trentino aderenti alla rete Ready (Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Arco e Mori), si sono attivati per promuovere iniziative ad hoc. Non solo l’esposizione della bandiera arcobaleno nei principali luoghi istituzionali, ma anche spettacoli e incontri tra cui l’iniziativa “Rinfreschiamo i nostri colori”, per colorare la panchina con i colori della bandiera, in un periodo in cui cresce il buio attorno a molteplici soggettività. Nel pomeriggio una passeggiata dalla sede storica al nuovo spazio di via della Predara per le associazioni Arcigay del Trentino, AGEDO del Trentino e Zona Franca. Questo nuovo spazio si affianca all’imminente apertura del Centro AntiDiscriminazioni in via al Torrione 6 sostenuto da finanziamenti ministeriali. Azioni e spazi necessari in un mondo in cui il 57% delle persone LGBTQIA+ non parla apertamente di sé o nasconde del tutto la propria identità. Nella Rainbow Map 2024 di ILGA-Europa, la principale organizzazione internazionale che si occupa del tema con più di 1100 associazioni affiliate in 110 paesi, l’Italia si trova molto in basso, al trentaseiesimo posto su 49 Paesi per uguaglianza e tutela delle persone LGBT+.