L’area di endoscopia interessata dall’incendio comprende quattro sale operative e alcuni locali tecnici e di servizio. All'interno sono custoditi otto strumenti endoscopici e altre apparecchiature tecniche e sanitarie di valore. Lì vengono effettuate, oltre alle urgenze, 28 endoscopie digestive al giorno. Adesso l'Ospedale S. Chiara è alle prese con la riorganizzazione delle visite, le endoscopie urgenti vengono garantite all'interno della struttura, le altre visite sono già state riprogrammate a Rovereto, Arco e Borgo. L’assessore alla salute Mario Tonina ha ringraziato tutto il personale e ha ricordato i 54 milioni stanziati per mettere a norma tutti gli impianti antincendio degli ospedali trentini. Ed ora si guarda al nuovo polo ospedaliero trentino.