
I numeri del 2023 (fino a novembre) parlano di quasi 23mila accessi al pronto soccorso, che fanno dell’ospedale di Cles il terzo presidio per l’emergenza e i traumi dopo Trento e Rovereto. Sono stati oltre 4mila i ricoveri (compresi i day hospital), oltre 2300 le operazioni, in particolare per ortopedia e traumi, e oltre 28mila gli accessi in ambulatorio. Con oltre 400 operatori in organico, 133 posti letto e un bacino di utenti di oltre 90mila residenti, l’ospedale di Cles è un nodo fondamentale della rete ospedaliera trentina. Alle necessità della popolazione residente vanno poi sommate quelle dei turisti: in Valle di Non e soprattutto Val di Sole in inverno si registra il 30-35% delle presenze turistiche di tutto Trentino. L’assessore alla sanità in visita ha potuto constatare il pieno recupero dei volumi pre-pandemia. La riqualificazione strutturale del plesso ha permesso di creare una sezione di Terapia semi-intensiva nel reparto di medicina e una sezione di Terapia Intensiva Post Operatoria nell’area chirurgica, che sarà attivata effettivamente tra qualche settimana. Nel pronto soccorso sono stati realizzati due nuovi ambulatori ortopedico-traumatologici che saranno operativi a fine mese. Temi «caldi» rimangono la carenza di personale, la capacità di trattenere i professionisti e la difficoltà di attrarne di nuovi, criticità che si sentono soprattutto in anestesia, pediatria, ginecologia e nel settore dell’emergenza.