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Overtourism, le azioni per arginare il turismo di massa

Domenica 11 Agosto - 17:14

Semafori anti ingorgo per selfie, accessi a strade e lidi da prenotare online, presenze a tempo o sensori che registrano i passaggi degli escursionisti. Sono alcune delle misure per arginare il turismo di massa estivo. Negli ultimi anni i territori hanno dovuto fare i conti con quello che oggi viene definito overtourism, il neologismo che fotografa il moderno modo di viaggiare, “un’invasione insostenibile di turisti” che mette a dura prova località di vacanza, città d’arte ed ecosistemi. Un grattacapo del bel Paese, si cerca di arginare il fenomeno delle destinazioni che vengono prese d’assalto nei consueti ponti annuali. Il sovraffollamento turistico causa non pochi problemi, infatti, a residenti e amministratori locali in termini di accoglienza, trasporti, rifiuti, viabilità, sicurezza, tanto per citarne alcuni. Un caso emblematico mondiale è Venezia, dov’è in corso di sperimentazione il ticket d’ingresso alla città lagunare. A soffrire dell'invasione degli ultraturisti è anche il Trentino, dove sono state messe in campo, soprattutto in estate con l'aumentare del flusso dei visitatori, svariate iniziative che si avvalgono spesso del supporto della tecnologia e di internet. In valle di Fassa speciali sensori registrano i passaggi degli escursionisti. Sui Passi dolomitici la strategia è già tracciata, con regolamentazione del traffico e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio. Con il sole d’agosto ad essere presi d’assalto, in Trentino sono anche i laghi da quello di Garda a quello di Molveno. Per non impattare sull’ecosistema locale si punta a regolamentare una fruizione sostenibile con ingresso su prenotazione e accesso contingentato. Tra i progetti in rampa di lancio vi è il programma di gestione degli accessi al lago di Molveno. Lo specchio alpino che in estate diventa luogo ideale per famiglie e appassionati di sport acquatici, è invero a rischio danni ambientali da sovraccarico di visitatori e soprattutto di mezzi di trasporto. Dal 2025 i parcheggi nella zona del lago di Molveno saranno perciò accessibili soltanto su prenotazione e fino a esaurimento. Per preservare la “la preziosa perla in più prezioso scrigno”, come il poeta Antonio Fogazzaro definiva il lago trentino ai piedi delle dolomiti del Brenta, saranno inseriti dei varchi d’accesso e realizzati parcheggi di attestamento per evitare che si possa parcheggiare vicino al lago, in modo da preservare la qualità dell’aria.

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