Si è rinnovata la tradizione del pellegrinaggio al santuario della Madonna di Pinè con la confessione, la recita del rosario e la messa presieduta dal vescovo Tisi. Il programma prevedeva l’arrivo dei gruppi sul prato della Comparsa a partire dalle ore 9.00, la confessione personale e la recita del Rosario, guidata dal rettore del santuario don Piero Rattin. Alle 10.30 la Santa Messa, presieduta dall’arcivescovo Lauro Tisi. “Se il primo obiettivo di quest’Anno Santo è quello di ravvivare la speranza, vale la pena ricordare che già nella Bolla di indizione del Giubileo gli anziani sono indicati tra le categorie particolarmente meritevoli a tale riguardo”, sottolinea don Rattin. “Segni di speranza – si legge infatti nella Bolla giubilare – meritano gli anziani, che spesso sperimentano solitudine e senso di abbandono. Valorizzare il tesoro che sono, la loro esperienza di vita, la sapienza di cui sono portatori e il contributo che sono in grado di offrire, è un impegno per la comunità cristiana e per la società civile, chiamate a lavorare insieme per l’alleanza tra le generazioni”.