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Portinai Cisl in protesta davanti al palazzo della Provincia

Mercoledì 25 Giugno - 11:52

Il suono stridulo dei fischietti risuona con forza, in Piazza Dante, ai piedi del Palazzo della Provincia. Sul marciapiede davanti al portone, alcuni fogli attaccati con lo scotch riportano il testo degli articoli 1 e 36 della Costituzione Italiana Così il sindacato dei lavoratori del terziario Fisascat Cisl del Trentino ha manifestato il proprio sostegno a undici addetti al servizio di portineria, impegnati da cinque mesi nei vari dipartimenti della Provincia di Trento. Undici lavoratori e lavoratrici che rischiano di ritrovarsi disoccupati entro la fine del mese di luglio, a seguito della decisione della Provincia di internalizzare il servizio di portineria tramite un nuovo bando di concorso, sottraendolo alla GEA Trentina Servizi, ovvero la cooperativa che al momento gestisce il servizio in appalto e che ha già avviato la procedura di licenziamento collettivo. A detta del sindacato, il nuovo bando di gara prende in esame il solo Isee come criterio di selezione, senza considerare gli anni di servizio già svolti da ciascun lavoratore. Nasce da qui, la protesta di Piazza Dante, a cui ha preso parte una trentina di manifestanti. Tra cui il segretario generale Michele Bezzi e Francesca Vespa, operatrice della Fisascat Cisl del Trentino. Almeno sei dei lavoratori a rischio avevano già vissuto la stessa dinamica nel 2022: per nove mesi erano stati lasciati a casa, per poi essere riassunti da una nuova azienda affidataria, la GSA, con un contratto di apprendistato e retribuzioni più basse rispetto a quelle previste dal contratto collettivo nazionale del settore Multiservizi.

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