
Oggi la lettura della sentenza della Corte d'assise d'appello di Trento per gli otto imputati di associazione a delinquere di tipo mafioso e sfruttamento del lavoro. Il procedimento con giudizio abbreviato è scaturito dall'indagine "Perfido", sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nel settore del porfido in Trentino. Pochi minuti fa è stata confermata la sentenza di primo grado per gli imputati. Il giudice ha confermato il reato di associazione mafiosa, riducendo però la condanna complessiva di 76 anni di reclusione, con uno sconto di alcuni mesi per i reati precedenti al 4 novembre 2016, relativi allo sfruttamento dei lavoratori. La Corte ha ritenuto provati sia i reati di associazione mafiosa che quelli di sfruttamento del lavoro, sottolineando come il controllo delle cave fosse avvenuto attraverso metodi intimidatori tipici delle organizzazioni mafiose.