
Una nuova visione di welfare destinato agli anziani che passa attraverso specifiche linee di indirizzo e pone al centro la persona, la sua casa e le sue relazioni. E il rinnovato Piano provinciale demenze, con l’obiettivo di promuovere la valorizzazione la raccolta dei dati epidemiologici, la promozione di azioni di prevenzione alla demenza, il potenziamento della rete dei servizi. Sono due le delibere presentate dall’assessore provinciale alla salute Mario Tonina, che si dice soddisfatto ma che, di contro, pone l’attenzione sulle sfide del futuro. Una su tutte, la già citata prevenzione, parola chiave in un sistema salute che guarda troppo spesso alla risoluzione del problema quando quest’ultimo si è già manifestato, ma che ancora poco fa per stroncare sul nascere situazioni di complessità. Certo è che al giorno d’oggi la situazione è da monitorare. In Trentino entro il 2038 gli over 75 passeranno da 66.000 a oltre 85.000, pari al 14% degli abitanti, con la permanenza a casa che è ancora la scelta preferita di anziani e famigliari. Il nuovo approccio all’assistenza allora punta a riconoscere il ruolo attivo di questi ultimi e dei caregiver. Rispetto alle demenze invece, il rinnovato Piano prevede 6 obiettivi e 26 azioni in tutto, in un contesto trentino che ad oggi vede 10.500 persone affette da demenza e 8.800 con disturbo cognitivo lieve.