Secondo posto per il Trentino in Italia per quanto riguarda l’indice europeo sulla qualità istituzionale, un piazzamento che sembra buono ma che a livello europeo ci pone in 81esima posizione su 210 territori. In Italia infatti la burocrazia rappresenta un vero e proprio nemico invisibile che pesa sul sistema delle Pmi italiane, drenando almeno 80 miliardi di euro all’anno. A denunciarlo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre. Secondo la periodica indagine condotta nel 2024 dall’Università di Göteborg sulla qualità istituzionale delle Pubbliche Amministrazioni presenti nelle 210 regioni dell’Unione Europea, i risultati delle realtà territoriali italiane sono molto modeste. In Italia impiega il 10% del proprio personale per espletare le formalità richieste dalla legge il 24% degli imprenditori, dato che scende al 14% sia in Francia sia in Spagna e all’11% in Germania. La media dell’UE, invece, è pari al 17%. Se si guarda alla sola Italia, la prima regione è il Friuli Venezia Giulia che si colloca al 63° posto a livello europeo. Seguono la provincia Autonoma di Trento (81° con un punteggio di +0,41), la Liguria (95°) e la Provincia Autonoma di Bolzano (solo 96°). La performance migliore è invece quella di Aland, in Finlandia, territorio che raggiunge un punteggio di +2,59.