Giovedì 05 Giugno - 09:53

Domenica 8 e lunedì 9 giugno si vota per cinque referendum popolari abrogativi. I seggi resteranno aperti domenica dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Per votare è necessario presentarsi al proprio seggio con un documento d’identità valido e la tessera elettorale con spazi disponibili. In caso di smarrimento della tessera o di spazi esauriti, è possibile richiederne una nuova all’ufficio elettorale del proprio comune. Le schede sono cinque, corrispondenti ai cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza. Il primo si concentra sulla disciplina dei licenziamenti illegittimi presente nel Contratto di lavoro a tutele crescenti. Il secondo riguarda le Licenziamenti e relativa indennità nelle piccole imprese. Il terzo si occupa dell’abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi. Il quarto quesito mira a modificare le norme sull’esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice. Il quinto quesito referendario riguarda infine la Cittadinanza e mira al dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. Si possono ritirare tutte le schede, solo alcune o rifiutarle tutte. Per votare bisogna scegliere se apporre una X su “Sì” o su “No”. I referendum sono di tipo abrogativo: votando “Sì” si è favorevoli all’abrogazione, cioè all’eliminazione della norma, votando “No” si vuole lasciare invariata la norma vigente. Perché il referendum sia valido deve essere raggiunto il quorum, ovvero è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno. Solo a Trento gli elettori chiamati alle urne sono 90.868, compresi 1.371 fuori sede.