Il sogno degli abitanti di Magasa e Valvestino, nel Parco Alto Garda, di diventare cittadini trentini, potrebbe presto diventare realtà. A 16 anni dal referendum del 2008, in cui gli abitanti dei due paesi decisero di attivare la procedura di passare in Trentino, il ministero per gli affari regionali di Roberto Calderoli ha riavviato il percorso. La richiesta dei cittadini di Magasa e Valvestino si fonda sulla precedente appartenenza al territorio dell’Impero Austro-ungarico e alla stessa Provincia di Trento, dalla quale dovettero separarsi nel 1934 ma dalla quale dipendono per alcune funzioni tra cui quella della Giustizia e del catasto edilizio. Si tratta di due paesi ai confini meriodonali del trentino: Valvestino confina col Bondone e Magasa con Bondone e Ledro. La riapertura dell’iter è stata giudicata positivamente, ha dichiarato Federico Venturini, sindaco di Magasa. I tempi, spiega, saranno rapidi. "Ma c'è un grosso problema", dice, "quello della viabilità". "I comuni in questo momento, senza una viabilità adeguata, non sanno quanto convenga questo passaggio, perché non c'è un collegamento diretto con la valle delle Chiese". Senza un adeguato passaggio, i cittadini dei comuni in questione dovrebbero percorrere un giro più lungo da Gragnano o da Idro. Bene quindi, dice il sindaco, il ricongiungimento al Trentino, ma è importante che ci sia almeno una strada di collegamento tra Storo o Tione. In passato si progettava un tunnel dal costo di 30 milioni di euro, per congiungere Valvesino con Bondone, ma per problemi idro geologici hanno stoppato l’iniziativa.