Non si è presentata in Tribunale a Rovereto Francesca Rozza indagata per l'uccisione, lo scorso 28 febbraio a Riva del Garda della madre Maria Skvor, di 91 anni. A parlare è l’avvocato difensore della donna Nicola Canestrini che dice: “in accoglimento alle richieste della difesa, il Tribunale di Rovereto ha nominato il perito che dovrà stabilire l’imputabilità della signora Rozza al momento dei fatti oltre che la sua capacità di seguire il processo”. La perizia rappresenta un passaggio fondamentale per accertare con rigore scientifico la capacità di intendere e di volere dell'indagata. Tra 90 giorni a partire dalla prossima settimana il perito depositerà le sue valutazioni sulle condizioni della 61enne. Si attende anche l’esito di un’altra perizia quella del medico legale chiarirà le modalità d’uccisione della vittima. Al momento vi è solo l’ipotesi che l'anziana madre sia stata colpita con una lampada alla testa nel sonno. La difesa in questa sede ha anche nominato una consulente tecnica specializzata su quello in gergo tecnico si dice 'Caregiver burnout': la prima ipotesi della difesa. Nel frattempo, l’indagata, come disposto dalla gip di Rovereto Mariateresa Dienti, rimane agli arresti domiciliari in ospedale, con il ricovero provvisorio presso il reparto di psichiatria dell'ospedale di Arco.