Un punto di svolta, un’esperienza unica a livello nazionale. Così Maurizio Fugatti e Achille Spinelli, rispettivamente presidente e vice della Provincia di Trento, hanno definito la nuova Asuit, fresca di presentazione ufficiale al centro di viale Verona. A partire dal 1°gennaio del nuovo anno, l’azienda sanitaria universitaria integrata sostituirà l’attuale azienda provinciale dei servizi sanitari. Una rivoluzione che, a detta di Fugatti, porterà un modello di sanità più vicino alle specifiche esigenze del territorio, con un ruolo di primo piano riservato alla ricerca accademica. Rimane tuttavia aperta la sfida legata alla carenza di medici e infermieri, con reparti di pronto soccorso e punti nascita sotto costante pressione. Secondo Daniel Pedrotti, presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche, in provincia mancano almeno 450 infermieri. Per il 2025 l’Apss ha stimato 501 contratti cessati a fronte di 715 nuove assunzioni tra infermieri, medici veterinari, operatori socio-sanitari, docenti e personale tecnico. Pedrotti si dichiara soddisfatto del nuovo contratto sanità siglato a novembre, ma da solo non basta. Da parte del rappresentante della categoria, altre due richieste da recapitare alla Provincia: riconoscere le specializzazioni avanzate tramite la prescrizione di ausili e presidi e rafforzare la presenza degli infermieri nella governance della nuova Asuit.