Se i salari non aumenteranno sarà impossibile per il Trentino attrarre in futuro lavoratori, anche stranieri. A dirlo la Cgil alla luce dei dati secondo i quali di lavoratori in Trentino ne mancheranno 17mila nel 2026. La via più efficace per ovviare al problema, irrisolvibile sul fronte interno viste le scarse nascite e l’insufficiente arrivo da altre zone d’Italia, è la manodopera straniera, anche e soprattutto extracomunitaria. Cassa Integrazione in aumento del 75% rispetto allo scorso anno e strenua ricerca di lavoratori dall’altra sono due dinamiche della stessa fase. Il problema è che i settori cui mancano lavoratori sono quelli a minor valore aggiunto, dall’agricoltura al turismo. L’aumento degli stipendi in Trentino è l’obiettivo primario dei sindacati che spingono affinché nella prossima manovra provinciale ci siano interventi di attuazione del Patto per il lavoro con politiche di rilancio dell’industria, che è proprio il settore che chiede l’accesso alla CIG.
