Con una cinquantina di interventi di soccorso al giorno, la stagione dello sci è tra gli eventi che danno più lavoro agli uomini e le donne delle forze dell’ordine, dai carabinieri al soccorso alpino. Cadute, scontri tra sciatori, fuori pista azzardati: tante le cause dei traumi, e rimane alta l’attenzione alla sicurezza. Sono 12 le regole di condotta sugli sci che possono far calare drasticamente la probabilità di farsi male. Si parte dalla base del rispetto reciproco. La prima regola è infatti di comportamento: bisogna fare in modo di non mettere in pericolo gli altri. La seconda riguarda la velocità: bisogna adeguarsi alle proprie capacità, alle condizioni del tracciato e del meteo, piuttosto che sfrecciare in pista e in caso di dubbio meglio non esagerare. Fondamentale poi nella discesa controllare la posizione di chi è più a valle, per evitare scontri. Allo stesso tempo è necessario prestare attenzione alle traiettorie degli sciatori, anche in considerazione del tipo di sci utilizzato – che sia snowboard, telemark o carving. Si può sorpassare, sì, ma a distanza di sicurezza mentre si deve agevolare il sorpasso evitando inoltre di curvare su bordo pista, dove sono consentite la salita e la discesa a piedi, tranne in caso di scarsa visibilità. Meglio non fermarsi sulle piste, se non in caso di assoluta necessità e in caso di caduta togliersi di mezzo il prima possibile. Attraversamento e ripartenza devono sempre avvenire dopo aver guardato a destra e a sinistra, a monte e a valle, esattamente come si farebbe in città prima di passare da un lato all’altro di una strada. Obbligatorio poi rispettare la segnaletica in pista, in caso di incidente prestare soccorso e fornire le proprie generalità, anche se si è solo testimoni di un sinistro.