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Scuola, 400 prof firmano per gli esami di riparazione

Giovedì 01 Febbraio - 09:13

La vicepresidente e assessora all’istruzione Francesca Gerosa ha incontrato la Consulta provinciale degli studenti. Occasione per approfondire i temi cari agli studenti, molti gli argomenti affrontati dallo sport a scuola alle vacanze con un focus sul diritto alla disconnessione degli studenti, per i quali una circolare chiederà zero compiti per carnevale. Ancora, parlando dei corsi sulle pari opportunità la vicepresidente ha rilanciato proponendo di togliere i termini più divisivi per concentrarsi sul rispetto verso gli altri a 360 gradi e sulla valorizzazione di se stessi. Impossibile non parlare degli esami di riparazione, finiti poi in prima pagina su La Repubblica. 400 docenti trentini hanno firmato una petizione per reinserirli come nel resto d’Italia ma l’assessora Gerosa non è d’accordo: considera il sistema dei debiti formativi inefficace, dispendioso sia dal punto di vista economico che di tempo per le famiglie, oltre che portatore di diseguaglianze. In Trentino al momento gli alunni e le alunne possono essere promossi con uno o più debiti formativi. Devono poi seguire dei corsi e affrontare un esame che però non preclude la promozione, l’esame si può riprovare a dicembre e addirittura in alcuni casi anche nel terzo quadrimestre. Nel resto d’Italia l’esame di settembre è uno solo e non superarlo significa una bocciatura. Per questo 400 insegnanti, pari al 16% del totale delle cattedre di ruolo alle superiori, hanno firmato una petizione datata 2019, che oggi diventa di nuovo attuale. “È troppo facile – dicono – essere promossi in Trentino e si tende ad abbandonare lo studio di certe materie, nella consapevolezza che l’insufficienza non bloccherà il percorso scolastico”.

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