Sabato primo marzo inizia il mese sacro del Ramadan, un periodo nodale per i tanti stranieri naturalizzati trentini e i cittadini italiani di fede islamica che in questo mese intensificano i momenti di preghiera e di riflessione, dedicando parte del loro tempo alla lettura del Corano e alla meditazione. Un altro aspetto importante di questo mese sacro è la pratica del digiuno dall’alba al tramonto, da cui sono solitamente esentati anziani, donne in gravidanza, diabetici o malati terminali e bambini in tenera età. Ma si inizia molto presto a sperimentare le gioie e le fatiche del digiuno. Ecco perché saranno in molti i bambini musulmani che in questo periodo salteranno la pausa presso la mensa scolastica. La proposta non è dell’Imam ma delle tre scuole primarie Sanzio, Crispi e Gorfer e la secondaria Bresadola: i ragazzi islamici sono esentati dalla pausa pranzo, ma potranno partecipare attivamente alle attività scolastiche. Un sodalizio scuola trentina e Ramadan. L’idea della dirigenza dell’Istituto “Trento 5” ha incontrato l’approvazione delle famiglie degli studenti di fede islamica, un’uscita anticipata da scuola che andrà giustificata sul libretto una soluzione di buon senso per l’imam Aboulkheir Breigheche.