Due richiami, in meno di una settimana, che fanno suonare un campanello d’allarme sulla sicurezza alimentare in Trentino. Nel mirino del ministero della salute sono finiti due lotti di prodotti provenienti da due aziende alimentari del territorio. Confezioni immediatamente tolte dagli scaffali dei supermercati, per il rischio di contaminazioni batteriche e chimiche. Il primo richiamo alimentare riguarda una luganega stagionata trentina, lotto di produzione numero 220824, prodotta da una ditta con sede a Grigno. L’avviso del ministero della salute lo scorso 18 ottobre, a seguito del ritrovamento di alcune tracce di salmonella spp. Il secondo richiamo, del 22 ottobre, riguarda invece una confezione da 500 grammi di crauti conditi della Val di Gresta, prodotti da un’azienda agricola di Mori: nel cumino usato per condire le verdure sono state ritrovate tracce di alcaloidi pirrolizidinici in quantità superiori ai limiti di legge: si tratta di sostanze di origine vegetale, prodotte dalle piante per proteggersi da parassiti ed erbivori, potenzialmente cancerogeni per l’uomo. L’avviso per i consumatori è ovviamente quello di non consumare i prodotti e riportarli al punto vendita per il rimborso.