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Sindaci: dalla commissione dei 12 arriva il sì al terzo mandato

Venerdì 25 Ottobre - 05:56

La Commissione dei 12 ha approvato a maggioranza una norma di attuazione con l'obiettivo di non recepire in Trentino Alto Adige il limite dei due mandati per i sindaci dei comuni oltre i 15 mila abitanti. Ora la palla passa nelle mani del Governo. Critico l'On. Alessandro Urzì: "Senza entrare nel merito delle questioni di dettaglio discusse oggi in commissione dei 12 sul tema del limite dei mandati (non attiene al sottoscritto come semplice commissario farlo) esprimo una forte preoccupazione per le conseguenze che potrebbe avere il passaggio di approvazione odierno (attenzione, con tre pesanti astensioni) di un testo di norma di attuazione che non recepisce il tema di un limite esplicito dei mandati, come richiesto da chiari pronunciamenti della Corte costituzionale, e rigetta un preventivo parere favorevole su un testo diverso che era stato espresso dal ministero dell'interno. Quel parere non è stato considerato anzi è stato superato da una formulazione della norma diversa". Così il componente della commissione paritetica dei 12. "Ma come detto è stata rigettata anche la mia richiesta di prevedere un limite dei mandati esplicito per almeno i sindaci dei grandissimi comuni, ossia i comuni comuni capoluogo di Trento e Bolzano", lamente Urzì. "Perché il non ancorare la norma a un principio vincolante che prevede comunque anche in una regione autonoma come il Trentino Alto Adige il dover garantire che situazioni uguali a tutte quelle del resto d'Italia siano trattate allo stesso modo (e non c'è dubbio che i comuni di Trento e di Bolzano siano omogenei a qualunque altro comune sopra i 15.000 abitanti di tutta Italia in cui vige il limite dei due mandati), il non ancorare la norma a tutto ciò rischia di vanificare tutto il lavoro svolto fino ad oggi. E questo errore tattico oggi è stato a mio avviso commesso. Anche perché la norma per entrare in vigore deve essere approvata dal governo ma soprattutto non essere in dubbio di costituzionalità". "Avere ignorato gli indirizzi già trasmessi da un'articolazione del governo, in particolare il ministero dell'interno, potrebbe vanificare il lavoro fatto sino a questo momento indebolendo la posizione della regione. È la ragione per cui mi sono astenuto sulla norma soprattutto perché è stato respinto il limite a due mandati per i sindaci dei comuni capoluogo come è in tutto il resto d'Italia per i comuni sopra i 15.000 abitanti", ribadisce Urzì. "Mi spiace che si sia scelta la strada insicura invece della strada sicura con il rischio di pregiudicare un risultato che ritenevamo già a portata di mano. Ad aggravare la procedura la fretta che ritengo ingiustificata soprattutto dalla parte trentina della commissione dei 12. Perché lo possono dire soprattutto loro", conclude.

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