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Su Science lo studio di Soft Robot guidato da un italiano

Sabato 10 Maggio - 16:51

Niente controller, niente programmazione: ma solo pura fisica. È decisamente interessante il nuovo studio sui “soft robot” pubblicato sulla rivista scientifica Science dal gruppo di ricerca dell’istituto AMOLF di Amsterdam, con primo autore Alberto Comoretto, ricercatore italiano laureato in Ingegneria Industriale all’Università di Trento. Un robot privo di sensori o software, eppure capace di muoversi con velocità e coordinazione. Il movimento è reso possibile dalle interazioni fisiche tra corpo e mondo, una forma di comportamento decentralizzato, molto simile a ciò che si osserva nella sincronizzazione dei piedi tubolari delle stelle marine. Il robot è fatto di tubi flessibili, mossi da un semplice flusso d’aria. Ogni gamba, da sola, si muove in modo caotico, ma insieme si sincronizzano. Il dettaglio più sorprendente è l’adattamento: se incontra un ostacolo, il robot cambia direzione, se passa dalla terra all’acqua, cambia andatura. Questo lavoro mette in discussione l'idea che i robot abbiano bisogno di sistemi di controllo complessi o di intelligenza artificiale per mostrare un comportamento realistico. Sfruttando la fisica dei tubi flessibili e del flusso d'aria, il team dimostra come semplici sistemi meccanici possano diventare veloci, robusti e sorprendentemente adattabili.

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