Chiudi

Sumud Flotilla, l'odissea dell'attivista trentino

Domenica 12 Ottobre - 12:17

"Violenze fisiche e psicologiche". Un racconto sconvolgente dei giorni di prigionia all’interno delle carceri israeliane del medico chirurgo di Rovereto Riccardo Corradini appena rientrato in Trentino, sua terra natale. Era sulla nave Coscience della Freedom Flotilla quando l’8 di ottobre alle 5 del mattino è stata abbordata dalle forze israeliane. “Ostaggio d’Israele sono stato rapito per tre giorni eppure” - dice Corradini - “noi siamo dei privilegiati”. Il diritto internazionale protegge il diritto alla salute come diritto umano fondamentale. “Non si può impedire a dei medici di entrare in una zona dove c’è un genocidio”, queste le parole dell’attivista trentino. La vicenda della Sumud Flottiglia è solo l’inizio di una lotta che viene dal basso l’obiettivo è quello di creare non solo un corridoio umanitario, ma un corridoio umano.

La nostra Piattaforma multimediale