In Trentino sono 452 le parrocchie, ma il numero dei sacerdoti continua a calare. Una diminuzione progressiva e costante. Eppure, sabato pomeriggio in Cattedrale a Trento arriverà un segnale di speranza. Saranno ordinati sacerdoti tre giovani: Federico Mattivi di Pergine di 25 anni, il 26 anni di Filippo Zanetti di Darzo e il brasiliano Valdinei Alves Da Silva, di 36 anni. Un evento raro, una boccata di ossigeno per il clero trentino: non accadeva dal 2009 che tre ordinazioni avvenissero insieme. Un confronto storico evidenzia l’importanza di questa cerimonia: tra il 1995 e il 2015, durante l’episcopato di monsignor Luigi Bressan, furono ordinati 31 sacerdoti; con il vescovo Lauro Tisi, invece, le ordinazioni sono finora solo 11, comprese le tre in programma sabato. La crisi di vocazioni è evidente: attualmente i sacerdoti sono 79, contro i 95 risalenti al 2019, i 138 don di dieci anni fa e i ben 248 preti del 2004. Negli ultimi vent’anni sono mancati 109 sacerdoti; in calo anche i collaboratori pastorali e i religiosi, con un aumento dell’età media del clero e incarichi sempre più impegnativi per ciascun sacerdote, a ognuno di loro ne sono quindi in media oltre cinque. Ne è un esempio, Don Antonio Brugnara che da ottobre seguirà addirittura 23 parrocchie nel perginese con un bacino di circa 25 mila persone.