L’evoluzione della telemedicina, dall’America degli anni '70 alla Trento odierna. Stiamo parlando del “Modello innovativo di monitoraggio Vitalis”, il progetto pilota all’Apsp Beato de Tschiderer in collaborazione con le aziende trentina Proxmed e Zucchetti Health Care. Decine i dati e i parametri che potranno essere rilevati direttamente in stanza, o comodamente al domicilio caricati automaticamente sulla cartella clinica di residenti e pazienti. Consulti medici, anche da remoto, sempre più rapidi e precisi. L’obiettivo? Aumentare l’efficacia dell’assistenza, diminuendo il numero e la frequenza degli accessi agli ospedali e abbattere di conseguenza le liste d’attesa. “Ciò permetterà” – spiega il presidente dell’Apsp Antonio Giacomelli – “di lavorare anche in termini di prevenzione potendo effettuare un maggior numero di monitoraggi”. La residenza per anziani dall’innovativo prototipo di telemedicina 'Vitalis' sarà un laboratorio importante, un esempio da riportare nei tavoli di programmazione politica ha detto l’assessore comunale Alberto Pedrotti. Un unicum che può essere d’esempio anche a livello nazionale con l’implementazione della telemedicina diminuiranno le spese dirette e indirette e vi sarà traccia dei dati sanitari tramite una piattaforma condivisa nell’ottica di aumentare la qualità di vita.