Prontezza di riflessi, gran coraggio, è un po’ d’incoscienza. Così i due fratelli Gianfranco e Maurizio Obrelli sono riusciti a sventare la rapina alla loro gioielleria di via Roma a Lavis. A raccontare i fatti Gianfranco, appena ritornato dal Pronto soccorso 10 i giorni di prognosi. Erano le 19:30 di sabato 20 dicembre, a quell’ora il negozio e il bar affianco erano chiusi. Un piano studiato dai 4 malviventi, due di loro armati. Entrano approfittando del momento in cui i titolari della gioielleria e la commessa stavano per uscire, l’unico modo per aggirare il sistema di apertura. Due dietro a piantonare la via e aprire una via di fuga. Avevano studiato bene il colpo, ma non si aspettavano la reazione di Gianfranco che li ha presi a calci per farli uscire. Una colluttazione durata circa 5 minuti in cui uno dei due malviventi, uno travestito da vecchietto l’altro col passamontagna, spara un colpo, forse intimidatorio, sul soffitto il foro. Poteva finire in tragedia. Gianfranco li mette alla fuga e li insegue per un po’ sincerandosi che non ritornino. I ladri imboccano il passaggio pedonale affianco alla gioielleria che dà su un parcheggio, lì rubano una Panda bianca e si dileguano. “Questo è il primo episodio criminoso verificatosi nella nostra gioielleria, attiva dal 1929”, spiega Gianfranco. All’indomani della tentata rapina si riflette sul quel colpo di pistola che poteva andare a segno. Un miracolo di Natale, “e ora” - dice Gianfranco con quella forza che lo contraddistingue - “avanti tutta col sorriso!”.