Un tentato femminicidio scuote la tranquillità di Levico Terme. È successo poco prima della mezzanotte di mercoledì 24 settembre. "Dispiace che episodi come questi che sono sempre più frequenti a livello nazionale si verifichino anche qui", commenta il sindaco di Levico Terme, Gianni Beretta. Il copione è quello di molte violenze domestiche, una lite scoppiata nella notte alla base anche delle motivazioni economiche. L’uomo, uno straniero cinquantenne avrebbe cercato di uccidere la propria collega di lavoro e convivente della stessa nazionalità, tentando di strozzarla a mani nude all'interno dell'appartamento dove abitavano. Ad allertare le forze dell'ordine, chiamando dall’estero, è stato un parente della donna, molto preoccupato, non era la prima volta che l’uomo aveva dimostrato degli atteggiamenti violenti e manipolatori, ma la donna non aveva mai denunciato. La natura subdola degli abusi può far sì che i segnali non siano immediatamente evidenti. Si tende a pensare che il proprio uomo, non possa arrivare a tanto. In molte situazioni, la vittima può trovarsi in uno stato di disorientamento, manipolata emotivamente a credere che la colpa sia sua o che il partner cambierà. A salvare la donna, l’allarme del parente e l’intervento tempestivo dei carabinieri di Levico e Borgo Valsugana che hanno trovato la vittima con evidenti segni di violenza su viso e collo ancora cosciente ma in stato di shock e con difficoltà respiratorie. L’uomo, che nel frattempo si era già allontanato è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana. Attualmente le indagini sono ancora in corso.