La rete di accoglienza per persone senza dimora in Trentino arriva fino a 312 posti di letto presso i dormitori notturni presenti sulle città di Trento e Rovereto. A questi servizi si affianca l’accoglienza diurna e le due Unità di strada presenti - una a Trento e una a Rovereto – che offrono ascolto, supporto nelle necessità e orientamento ai servizi. I dormitori per persone senza dimora attualmente attivi sono “Il Lavisotto” a Trento gestito dalla Fondazione Caritas diocesana con 24 posti aperti tutto l’anno, “La Bonomelli” a Trento gestito dalla Fondazione Caritas diocesana con 32 posti aperti tutto l’anno a cui si aggiungono 18 posti nel periodo invernale; “Casa S Giovanni” a Trento gestito dalla Cooperativa Kaleidoscopio con 30 posti aperti tutto l’anno a cui aggiungono fino a 20 posti nel periodo invernale, “Il Portico” a Rovereto gestito dalla Fondazione Caritas diocesana con 30 posti aperti tutto l’anno a cui si aggiungono 8 posti nel periodo invernale, “Casa della Giovane” a Trento con 30 posti riservati a donne aperti tutto l’anno, “Casa Paola” a Ravina gestita dall’Associazione Amici dei senza tetto per donne con 12 posti invernali e “Casa Maurizio” a Trento gestita dall’Associazione Amici dei senza tetto con 24 posti invernali riservata all’accoglienza maschile. L’accoglienza diurna è garantita a Trento dal “Punto di Incontro” di via Travai, da AFT (Associazione famiglie tossicodipendenti) a Piedicastello e dalla “Casa della giovane” per donne e nuclei con minori, e a Rovereto presso “Il Portico”. L’emergenza però non sembra finire. Dopo aver protestato con Comune e Provincia, con una lettera aperta gli attivisti e le attiviste dell'assemblea antirazzista di Trento si sono rivolti all'arcivescovo di Trento Lauro Tisi per chiedergli di mettere a disposizione da gennaio a marzo alcuni immobili dell'ex convento dei Frati Cappuccini in via delle Laste per i richiedenti asilo ancora fuori dal sistema di accoglienza. "Da settimane queste persone cercano con dignità di far sentire la propria voce – scrive l’Assemblea - tra loro vi è chi ha una condizione di salute già precaria e ogni giorno c'è qualcuno che si ammala”.