Al 1° gennaio 2024 la popolazione residente in Italia è pari a 58 milioni 990mila unità, in calo di 7mila unità rispetto alla stessa data dell’anno. I dati sono dell’Istat e anche se provvisori confermano un rallentamento del calo dovuto però quasi interamente all’immigrazione nel nostro Paese, con un saldo migratorio netto che sale da +261mila del 2022 a +247mila del 2023. Nel Mezzogiorno la variazione è negativa a -4,1 per mille; al Nord, invece, la popolazione aumenta del 2,7 per mille. A livello regionale, la popolazione risulta in aumento soprattutto in Trentino-Alto Adige (+4,6 per mille). Il Trentino-Alto Adige si conferma la regione con la più alta speranza di vita sia tra gli uomini (82,2 anni) sia tra le donne (86,5 anni). Il Trentino-Alto Adige, con un numero medio di figli per donna pari a 1,42, continua a detenere il primato della fecondità più elevata del Paese, sebbene sia tra le regioni con la variazione negativa maggiore rispetto al 2022. Seguono Sicilia e Campania. In queste tre regioni le neo-madri risultano mediamente più giovani che nel resto del Paese: 31,7 anni l’età media al parto in Sicilia; 32,2 anni in Trentino-Alto Adige e Campania. La regione con le percentuali più basse di ultrasessantacinquenni e ultraottantenni è la Campania, secondo posto per il Trentino-Alto Adige dove gli over 35 sono il 22,1% e gli over 80 il 7,2%).