Le famiglie trentine in difficoltà sono in aumento. Una situazione registrata dal dopo-Covid e che coinvolge anche i nuclei monoreddito. È tempo di bilanci per Trentino Solidale che ha confermato Giorgio Casagranda alla presidenza, un ruolo per il quale era l’unico candidato. Trentino Solidale è una realtà grande e ramificata, che aiuta 2500 famiglie per oltre 7500 persone oltre ai dormitori di Trento, e che raccoglie 80 quintali di cibo fresco al giorno. A donarlo soprattutto supermercati, in buona parte si tratta di pane. Quello che non può essere destinato al consumo umano viene donato ai contadini, per contrastare uno spreco che ha ripercussioni non solo economiche ma anche etiche e ambientali sul territorio. Alla fine il valore del cibo recuperato è di 4.3 milioni l’anno. Molti dei volontari sono persone che hanno ancora o hanno avuto bisogno di aiuto e che ora aiutano a loro volta. 300mila euro all’anno le spese vive mentre il costo del personale è pari a zero: non c’è nemmeno un rimborso spese