Trentino, zecche già in azione

Mercoledì 15 Maggio - 10:41

Le zecche sono già in azione e le aree di rischio aumentano. E' questo il dato riportato dalla Fondazione Edmund Mach. L'innalzamento delle temperature medie rilevate durante i mesi invernali, hanno indotto ad una riduzione del periodo di letargo delle zecche, stimolandone una precoce attività anche sul territorio Trentino. Particolare riferimento alla zecca dei boschi, "l'Ixodes ricinus", la quale effettua una diapausa invernale durante la quale rimane protetta solitamente sotto foglie, sassi e neve. E se non ha ancora avuto modo di nutrirsi prima dell'arrivo dell'inverno, non appena le temperature risalgono, inizia la ricerca di un potenziale ospite per nutrirsi. Un pasto di sangue necessario per il completamento del ciclo di sviluppo, che prevede tre stadi: larva, ninfa e adulto. Zone sotto osservazione più di altre, la Valle dei Laghi e le aree colpite dalla tempesta Vaia. Infatti, i dati fino ad ora raccolti hanno esposto un aumento delle zecche in queste aree, dimostrando che anche gli effetti indiretti dei cambiamenti climatici contribuiscono all'aumento del rischio sanitario per numerosi patogeni. Le zecche possono trasmettere pericolose malattie per l’uomo e per gli animali. Le malattie più diffuse sul nostro territorio sono la malattia di Lyme e l’Encefalite da zecche.

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