Chiudi

Trento, in piazza ogni giorno per Gaza

Giovedì 18 Settembre - 09:10

Si scende in piazza ogni giorno per Gaza, per protestare contro Israele, condannato dalle Nazioni Unite e per il quale l’Unione Europea ha deciso sanzioni. Anche Trento fa la sua parte, non solo i grandi centri come Roma e Milano. Dopo le proteste delle scorse settimane, con il clou sabato 13 quando almeno in mille hanno sfilato per le vie del centro, martedì 16 settembre gli studenti universitari si sono riversati davanti al rettorato per chiedere la fine di qualsiasi tipo di collaborazione con le istituzioni israeliane. Non solo l’Università ma anche le aziende erano finite nel mirino, in particolare un progetto di ricerca con l’azienda informatica Ibm Israel. Sostegno alla Global Sumud Flottilla, la mobilitazione che porta via mare solidarietà, cibo e medicinali a Gaza city, mercoledì di nuovo in piazza per denunciare la grave situazione umanitaria del popolo palestinese. Da venerdì 19 cominciano gli scioperi proclamati dalla CGIL: a Trento manifestazione con corteo alle 17,30: si parte da piazza Dante, verranno percorse via Alfieri, via Roma, via Belenzani, piazza Duomo, via Verdi, via Rosmini e via Travai, via Santa Croce per concludersi in corso 3 Novembre, sotto il commissariato del Governo. Nella stessa giornata le categorie nazionali proclamano sciopero nazionale di almeno di 2 o più ore a fine turno per tutti i settori non ricompresi dalla legge 146/90; in questi settori si potranno, invece, convocare delle assemblee. “Si torna in piazza per ribadire la necessità di fermare ogni intervento militare nella Striscia – scrive la CGIL in una nota - garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flottilla, come priorità immediate”. Ma non solo: “Si torna in piazza anche per sollecitare le istituzioni, a tutti i livelli – continua l’appello - a mettere in campo azioni concrete per fare pressione sul Governo di Israele anche sospendendo gli accordi di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si ferma la guerra a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania”.

La nostra Piattaforma multimediale