Sono cresciute complessivamente le presenze estive, una crescita pari al 2% rispetto al 2024. La componente internazionale si conferma trainante (più 8%), mentre quella italiana si mantiene sostanzialmente sugli stessi valori. Lo rivelano i dati del sistema Hbenchmark, che aggrega in tempo reale le informazioni provenienti dai software gestionali delle strutture ricettive e che sono stati resi noti nell’ambito del Tavolo azzurro, il momento di confronto tra categorie economiche convocato per la prima volta dall’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni assieme ai presidenti delle Apt del Trentino. “Il turismo rappresenta per il Trentino un’opportunità per la conservazione dell’ambiente, che va conservato e valorizzato perché rappresenta per noi anche un biglietto da visita fondamentale” sono state le parole dell’assessore Failoni, che ha evidenziato come i dati presentati non siano semplici statistiche, ma fotografie reali, che permettono agli operatori di lavorare con consapevolezza. “Siamo chiamati a garantire un rapporto qualità-prezzo corretto, potenziare la mobilità estiva nelle località turistiche e prepararci a una fase delicata come quella delle Olimpiadi. L’obiettivo è consolidare la forza del nostro territorio e guardare con fiducia alle prossime sfide, a partire dai Mondiali di ciclismo del 2031, Guardando all’estate 2025, i numeri appaiono in crescita, con qualche rallentamento ad agosto causato dal maltempo. L’avvio di stagione è stato particolarmente positivo: nella seconda metà di giugno l’occupazione media a livello provinciale è risultata in aumento del 10%, a luglio del 3%. Agosto ha invece segnato una lieve flessione (meno 1%), con cali più marcati in montagna e una performance migliore per laghi e città, soprattutto nel periodo di Ferragosto (laghi quasi sold out). Il prezzo medio per camera si è attestato a circa 170 euro a notte. Intanto, la stagione autunnale procede in linea con l’anno scorso: il mese di ottobre registra prenotazioni stabili, con le giornate del Festival dello Sport di Trento (già al 71% di occupazione. Guardando all’inverno, le prime proiezioni confermano valori analoghi al 2024, con tariffe medie giornaliere in aumento del 12%.