Undicesima edizione dell’Equal Pension Day: l’evento, al palazzo della Regione, promosso da Pensplan centrum, in collaborazione con Regione, Commissione pari opportunità e consigliere e consigliera di parità di Trento e Bolzano, ha ribadito un dato su tutti: la parità di genere nel trattamento pensionistico obbligatorio è ancora lontana, le donne percepiscono circa la metà degli uomini. L’adesione alla previdenza complementare risulta dunque un valido strumento per contrastare il pension gender gap. Il convegno è stato l’occasione per riflettere su un tema di assoluta attualità e per sottolineare ancora una volta l’importanza della previdenza complementare e dell’educazione finanziaria quali strumenti in grado di promuovere una reale parità di genere. L’Assessore regionale alla previdenza complementare, Carlo Daldoss, ha aperto la conferenza stampa sottolineando l’impegno politico nell’aiutare le donne ad assicurarsi un futuro più solido. Lo squilibrio in ambito pensionistico nasce dalle discriminazioni di genere in ambito lavorativo e dalla suddivisione dei compiti all'interno della società e nella famiglia – ha detto . Marialuisa Gnecchi, componente del Consiglio di Amministrazione dell’INPS Intervista La Prorettrice alle politiche di equità e diversità dell'Università degli Studi di Trento, Barbara Poggio, ha proseguito la riflessione sulle principali asimmetrie di genere nel mercato del lavoro, Infine, l'intervento di Matteo Ploner, Professore ordinario del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento, ha sottolineato come preferenze di rischio, competenze finanziarie e stereotipi di genere, siano essi impliciti o espliciti, sono fattori chiave che plasmano queste disuguaglianze.