
All'inizio del nuovo anno accademico 2023/2024, il rettore dell' Università di Trento Flavio Deflorian ha lanciato un appello alle future forza politiche, partendo dal concreto: il bilancio 2022 ha chiuso con un deficit di oltre 4 milioni. Un avvio con temi importanti da affrontare ha spiegato Deflorian questa mattina in Rettorato. «Abbiamo chiuso il bilancio 2022 con un deficit di oltre 4 milioni. E la previsione per il 2023 annuncia uno sbilanciamento ancora maggiore, che al momento stimiamo fra i 10 e i 15 milioni – spiega il rettore. La causa di questo squilibrio è principalmente da ricercare nel costo del personale. Da un lato c’è l’adeguamento automatico degli stipendi al costo della vita, la cui indicizzazione non è coperta dai fondi statali; dall’altro l’aumento dei numeri del personale legato a progetti di sviluppo finanziati su base meritocratica. Una voce che viene solo parzialmente coperta da stanziamenti ministeriali». Questo è il chiaro messaggio del rettore, assieme all’invito a credere nell’ateneo come volano dell’economia e di sviluppo del territorio in un’ottica di sostenibilità. ambientale.