Dalla Valpolicella al Trentino, la viticoltura cerca di adattarsi alle sfide del cambiamento climatico. Nel Triveneto l'aumento delle temperature e la diminuzione della piovosità, causa un'anticipazione delle vendemmie e modifica la maturazione delle uve. Le innovazioni tecnologiche e agronomiche giocheranno un ruolo chiave nel futuro della viticoltura. Trentino, Veneto e Friuli alleati su innovazione e difesa delle produzioni. L’occasione è il convegno “Cambiamento climatico, territorio e qualità: nuove traiettorie per il Pinot Grigio del Triveneto”, promosso dal Consorzio vini Doc delle Venezie. Soluzioni condivise da una terra quale il Trentino che da 150 anni porta avanti la ricerca con la Fondazione E. Mach. Cambiamenti climatici e una nuova agricoltura capace di adattarsi è una mission per la Fondazione con sede a San Michele all’Adige Un focus sulla nuova politica agricola per tutelare una filiera, quella del Pinot Grigio, che conta 6.000 produttori, 500 tra cantine e imbottigliatori, per una produzione che copre il l’84% del pinot grigio prodotto a livello italiano e il 44% di quello mondiale.