I sindacati si preparano a scendere in piazza

Lunedì 10 Maggio - 09:27

È previsto domani l’approdo in Consiglio del disegno di legge 96, la Manovra anticrisi in risposta all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Intanto i sindacati CGIL, CISL e UIL del Trentino annunciano una manifestazione mercoledì contro le modalità di utilizzo dei 500milioni di euro previsti. Le critiche sono tante. Innanzitutto si parla di numeri: sono pochi 30 milioni da destinare alle famiglie – solo il 6% delle risorse – a fronte di migliaia di persone senza impiego e riduzioni delle retribuzioni generalizzate. Gli inter-venti per i lavoratori stagionali sono giudicati insufficienti e tardivi: con il Fondo di Solidarietà questi lavoratori avrebbero già ricevuto un sostegno che avrebbe permesso loro di non rivolgersi ad altre attività lasciando scoperto il settore. Mancherebbero all’appello almeno 25 milioni che porterebbero la Giunta ad eguagliare i numeri della manovra altoatesina. Una mancanza colpevole, secondo i sindacati, restando alla voce dei fondi stanziati ma non spesi già 13 milioni stanziati per le famiglie a maggio 2020. Dubbi vengono poi sollevati sulla previsione di legge che sbloccherebbe 100 milioni di euro di debito per nuove opere pubbliche - una promessa vecchia di un anno, che dunque ha bisogno di essere verificata. Unica nota positiva la Regione: i sindacati hanno richiesto e ottenuto nuovi sostegni agli aderenti alla previdenza integrativa e la copertura dei versa-menti pensionistici a tutti gli stagionali ed i precari privi di ammortizzatori. Non prevede scioperi invece la CGIL e il suo segretario Andrea Grosselli per quanto riguarda l’apertura delle scuole d’infanzia per il mese di luglio. Non si tratta di un problema di legittimità: il sindacato vuole invece sedersi al tavolo delle trattative per poter elaborare assieme a piazza Dante una risposta alle esigenze di conciliazione delle famiglie piuttosto che manifestare. Si parlerebbe allora di stanziamenti, interventi per minori fino a 14 anni e non solo 6, personale scolastico, possibilità di scelta tra scuola e centri estivi, al fine di elaborare una proposta strutturale che non valga solo per quest’anno. “Non ci stiamo – concludono i sindacati - al gioco di chi vuole mettere il personale della scuola contro i genitori”.

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