Venerdì 27 Gennaio - 17:52

La mobilitazione c’è stata e ha sortito i suoi effetti. L’ufficiale giudiziario ha rinviato gli sfratti. La dead line è ora fissata al 17 marzo e al 3 maggio. Il problema però non è stato risolto. Sportello Casa per tutt* si batte perché ai due nuclei sia permesso di rimanere nelle case Itea, promette battaglia e un presidio in piazza Dante, perché non si può firmare un ordine di sfratto senza considerare la situazione personale degli inquilini, come l'età o la presenza di figli minori, e senza proporre una valida alternativa che tenga conto del radicamento dei nuclei nel quartiere. La Presidente di Itea Spa, Francesca Gerosa, risponde però che non si può far altro che applicare la legge. Nel caso di San Lazzaro l’utente avrebbe dichiarato negli ultimi tre anni un icef superiore a quello consentito per rimanere. Inoltre avrebbe raggiunto il requisito anagrafico che gli permetterebbe di restare, i 65 anni, solo dopo la scadenza per il rilascio spontaneo dell’alloggio. A Madonna Bianca invece la revoca è dovuta a una finita locazione temporanea, assegnata in emergenza nel 2014 per tre anni e poi prorogata al 2019. Gli inquilini – commenta la Gerosa – hanno avuto tutto il tempo di trovare un altro alloggio, e avere appartamenti da assegnare in via di ristrutturazione non può giustificare un mancato rispetto delle leggi. “quando i nuclei perdono i requisiti di permanenza – conclude Gerosa - non c’è modo di perseguire strade diverse dalla revoca, anche perché fare diversamente, oltre che illegittimo, sarebbe irrispettoso nei confronti di chi quei requisiti continua invece ad averli”.