Il pesce non può mancare sulle tavole per il menù della Vigilia o del giorno di Natale , malgrado i rincari (+25% in media rispetto all'anno scorso) che hanno colpito tutto il settore ittico, che riesce a fatica a soddisfare la domanda degli italiani in forte ascesa rispetto al Natale passato. I consumi sono tornati ai livelli pre pandemia, anche se fanno sapere dalla pescheria Boso di Lavis, anche durante il Covid, la vendita di questo prodotto non ha subito cali importanti. Secondo Cia-Agricoltori Italiani, a incidere sul prezzo gli aumenti delle materie prime che colpiscono tutta la filiera, da trasporti e logistica fino al packaging e alle cassette di imballaggio per il pesce. In ogni caso, sulle tavole di 8 italiani su 10 la sera del 24 o il giorno di Natale sarà -nonostante i prezzi- un tripudio di pesci di mare e di acqua dolce, pescati o allevati, con ricette locali all'insegna della tradizione.